cookies artigianali baghi's

Noi per i nostri cookies utilizziamo soltanto farina macinata a pietra da grano italiano di tipo 1, una farina di qualità, che già in se racchiude tutti i sapori e gli aromi del grano. Anche il burro svolge una funzione basilare per la buona riuscita dei cookies.

Noi abbiamo scelto un burro belga, ottenuto per centrifuga. Con questo processo il latte viene centrifugato così da estrarre non solo la parte grassa ma anche tutti gli aromi ed i profumi del latte. Questo tipo di produzione è diffuso soprattutto in nord Europa, mentre in Italia si predilige la produzione per affioramento mediante la quale il burro viene prodotto scaldando il latte e raccogliendo la parte grassa che, appunto, “affiora”. Ma la differenza sta soprattutto dal fatto che, in nord Europa, dal latte prima si estrae il burro e poi con ciò che rimane si producono formaggi o sottoprodotti. In Italia, prediligendo soprattutto la produzione di formaggio ed in particolare di Parmigiano, il burro si produce solamente con la parte del latte rimanente dopo la produzione del formaggio. Il risultato è ovviamente diverso.

Ma nei cookies sono fondamentali anche delle buone uova. Noi le prendiamo da allevamenti locali, a km. zero, dove le galline vengono allevate a terra con alimentazione NO OGM. Il colore ed il sapore sono sicuramente migliori di quelle pastorizzate che normalmente si usano in pasticceria. Alla ricetta cookies si possono applicare infinite varianti, all’impasto base si possono aggiungere molti ingredienti in modo da caratterizzare tantissimi tipi di cookies: frutta secca, cioccolato, frutta passita, basta solo la fantasia.

Per i nostri cookies noi abbiamo scelto i gusti più tradizionali: i classic cookies con gocce di cioccolato, i Choco cookies con cacao e gocce di cioccolato fondente, i cookies ai mirtilli con mirtilli rossi, i cookies alle noci con cacao e gherigli di noce ed i cookies al caramello salato ed arachidi. La consistenza è piuttosto croccante, al contrario dei cookies americani dei giorni nostri che hanno una consistenza più morbida e gommosa.

Una nota caratterizzante dei nostri cookies è sicuramente l’utilizzo del sale Maldon, un sale dolce inglese che viene raccolto in forma di piccole piramidi di cristallo. E’ un sale adorato dagli chef di tutto il mondo perché ha un gusto inconfondibile. Noi abbiamo voluto inserirlo nella nostra ricetta cookies perché esalta sicuramente il gusto dei biscotti ma sul finale lascia anche una piacevole nota salata.

A noi piace molto la confezione in vetro, già utilizzata per i nostri pandolci, per i brownies e per i preparati. Abbiamo voluto, oltre al classico sacchetto in cellophane, utilizzarlo anche per i cookies. I cookies infatti sono confezionati anche in un tubo di vetro, sempre della famiglia Weck, infilati uno ad uno, ovviamente a mano, e ben visibili. E’ secondo noi un ottimo modo di presentare il prodotto così come lo intendiamo, semplice, trasparente. Per una confezione più classica invece abbiamo scelto un sacchettino in cellophane legato con uno spago di juta.

Ma da dove nascono i cookies? Beh il merito è di una signora americana, Ruth Wakefield. Negli anni 30 del secolo scorso Ruth gestiva, assieme alla famiglia, un ristorante nel Massachusetts: il Toll Hous Inn. Si occupava della cucina e del servizio al tavolo. Il ristorante era molto frequentato all’epoca, la cucina di Ruth era già celebre.

Si dice che un giorno Ruth, mentre preparava i suoi famosi biscotti al burro, si accorse di aver terminato le nocciole. Dovendo rimediare pensò di sostituirle con del cioccolato che aveva in cucina, una barretta di cioccolato dolce Nestlé. Spezzettò dunque il cioccolato e lo inserì nella sua ricetta cookies. Il risultato fu un successo, tutti impazzivano per i cookies di Ruth. Ben presto i cookies divennero famosi al punto tale che la stessa Nestlé chiese alla Wakefield di poter stampare la sua ricetta cookies nel retro delle confezioni di cioccolato. Ruth accettò e i suoi cookies ben presto divennero famosi ovunque.

In realtà, essendo lei donna molto scrupolosa nel lavoro e soprattutto in cucina, si pensa che non fosse da lei “rimanere senza nocciole” e che quindi la ricetta cookies sia stata ben approfondita da Ruth, avendo comunque lei studiato e laureato in Economia domestica alla Framingham State Normal School. La casualità sembra ancor più improbabile se si pensa che il Toll House Inn era famoso per la sua cucina e per l’alta qualità del servizio, chiedendo persino alle proprie cameriere un addestramento di tre mesi e lo studio di un vero e proprio manuale di servizio prima di essere assunte.

Anche la pubblicazione della ricetta nelle confezioni di cioccolato sembra essere stata un’ottima strategia di marketing. Dalla loro pubblicazione infatti Ruth divenne molto famosa e pubblicò diversi libri di cucina che divennero presto dei best sellers.